Europa e democrazia partecipativa: dagli attuali limiti alle opportunità per il futuro
John Allegretti
Anticipating the collective volume "Europe 2.0 perspectives and developments in the European dream", short shadows, Verona 2010.
To have a "vision of Europe" a more lively it is often necessary to resort to the external looks, or the mirror that will help us to perceive trends that uniform - in the microanalysis of the many differences that cross - risk of capture. Listen to those who contemplate from outside Europe or (even more) those who enter or work to live while maintaining strong contacts with other continents is therefore a useful exercise in humility and self-reflection, especially when tocca temi che ci appassionano e mettono in moto in noi sentimenti ed emozioni forti che rischierebbero di annebbiarci la vista.
Nell’ultimo decennio, tra questi temi, ne è emerso uno in particolare che – pur non assumendo le sue forme più radicali nel vecchio continente – ha permesso all’Europa di acquistare un ruolo interessante di “vettore d’innovazione” nel panorama mondiale delle pratiche di gestione del territorio. Si tratta del tema della “democrazia partecipativa”, ossia di quell’insieme di processi di costruzione delle politiche pubbliche che offrono a tutti i cittadini spazi aperti per contribuire attivamente alla loro concezione e/o gestione, a partire da un riconoscimento del valore che l’abitare e l’impegno a partecipare di chi abita riveste per la vita sociale, economica, politica e culturale di un territorio locale o di area vasta.
L’organizzazione per cui lavoro da quattro anni – il Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra – da oltre un decennio ha cominciato ad investire in attività di ricerca-azione sul tema, a partire dalla posizione “semi-periferica” del Portogallo nel continente europeo, e dai “vantaggi comparativi” che questa offre per costruire ponti e relazioni maggiormente simmetriche con società e paesi del Sud del pianeta. Questo ha permesso di dar forma a percorsi di lettura del tema nella sua declinazione europea that are enriched with different looks and points of view,
complementary and - sometimes - even in the tension between them.
This paper - look at those limiting the practice of "participation" that fail to make contact with the institutions and formalized, becoming part of their administrative action - aims to recover an "eccentric gaze" on the old continent. The goal is to try to highlight opportunities, challenges and limits of some road testing today seek to renew democratic ways of doing politics will be at a side of local residents in an attempt to stem the crisis of legitimacy that affects institutions the continent.
[...] Read the book Europe 2.0 perspectives and developments in the European dream. Posted by Simon and Nicola Vallinoto Vannuccini, short shadows, Verona 2010.
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